Scriveva Cicerone parlando della più famosa delle Tecniche di Memoria.. la Tecnica dei Loci.

“Più propria dell’oratore è la memoria delle cose.. e questa possiamo annotarla mediante alcune maschere ben disposte, in modo tale da poter afferrare i pensieri per mezzo delle immagini e l’ordine per mezzo dei luoghi” By Cicerone

Nella tecnica dei loci ci sono due punti principali..  Afferrare i pensieri per mezzo delle immagini &  Afferrare l’ordine per mezzo dei luoghi.. il primo punto si riferisce alla capacità di trasformare in immagini quello che vogliamo ricordare.. il secondo punto invece parla proprio dei “loci” o luoghi da cui prende il nome la tecnica.. Cicerone creava dei percorsi all’interno di spazi che lui conosceva casa sua, la strada per andare in Senato, e via dicendo.. identificava in ciascun percorso, una dopo l’altra, delle “stazioni” o stanze.. associava ad ogni stazione una delle immagini che doveva ricordare.. in questa maniera era in grado di passare in maniera ordinata da un concetto al successivo, mentre “camminava” cerebralmente nel percorso che si era creato mentalmente.. Tutto questo è 2 mila anni prima dello sviluppo delle neuroscienze, la grande intuizione di capire che abbiamo 2 memorie, una di lungo termine e una di breve termine.. Cicerone, essendo un oratore, parla ovviamente di ricordare “pensieri”, riferendosi in questa maniera ai contenuti concettuali dei suoi discorsi.. si sfrutta la grande capacità dell’Emisfero Destro Cerebrale di ricordare le immagini meglio di qualunque altra cosa.. è difficile ricordare le cose in ordine, scelgo per prima cosa un percorso di cui già conosco perfettamente l’ordine, selezionando al suo interno una serie di stazioni principali.. trasformo le cose astratte che ricordo in immagini concrete che ricordo.. lego le immagini alle stazioni del percorso, una dopo l’altra. Legando così informazioni della memoria a breve termine con informazioni di quella a lungo termine.. quando ripeto il discorso faccio all’inverso.. vado alla prima stazione del percorso.. vedo l’immagine associata, converto l’immagine nel concetto/pensiero/dato.. corrispondente..

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