Ricordo quel meraviglioso istante …. Provate a chiedere a qualsiasi russo qual è il suo poeta preferito.. senza troppe esitazioni, vi risponderà Pushkin! Gli studenti di ogni città del paese imparano a memoria i suoi versi e sapranno declamare senza esitazioni.. le rime di “Mattino d’inverno”.. “Gelo e sole giornata mirabile! E tu sonnecchi, o mia adorabile, su, bella, di svegliarsi è ora: dischiudi gli occhi di piacere, stella del nord fatti vedere, incontro alla nordica aurora!” o di “Sera d’inverno”.. “La tempesta copre il cielo di tenebra, sollevando vortici di neve; ora ulula come una belva, ora piange come un bambino, ora sul tetto decrepito, a un tratto fa rumoreggiare la paglia, ora, come un viandante in ritardo, bussa alla nostra finestra”..
Ricordo quel meraviglioso istante..
tu mi apparisti avanti,
come visione passeggera,
come genio di pura bellezza.
Tra i languori di disperata tristezza,
tra le agitazioni di rumorosa vanità,
a lungo mi sonò la dolce voce
e sognai le care sembianze.
Passaron gli anni. Il soffio tumultuoso degli uragani
disperse i sogni primi,
ed io dimenticai la tua dolce voce,
le tue celesti sembianze.
Nel deserto, nel buio dell’esilio
piano si trascinarono i miei giorni
senza deità, senza ispirazione,
senza lacrime, senza vita, senza amore.
È giunto all’anima il risveglio..
ed ecco sei di nuovo apparsa,
come visione passeggera
come genio di pura bellezza.
E il cuore palpita in ebbrezza,
e son per lui risorte
e deità, ed ispirazione,
e vita, e lacrime, e amore…
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By Aleksandr Pushkin