I Romani, che in origine consideravano l’inverno un periodo senza mesi, lo conobbero a partire da Numa Pompilio che lo aggiunse insieme a Gennaio, come ultimo mese dell’anno. Era dedicato alla dea Febris, dea della febbre e della guarigione dalla malaria, celebrata il giorno 14. A questa tradizione si richiamò la Chiesa Cattolica consacrando il giorno inizialmente a Santa Febronia e più tardi a San Valentino, protettore degli innamorati. Per i romani era un mese dedicato a riti di purificazione, simboleggiando la condizione della natura in atto di ridestarsi dal torpore invernale. Iniziano, infatti, a sbocciare in questo mese le prime viole del pensiero, le margherite e le mimose. Per i cristiani, oltre alla nota festa di San Valentino, c’è la popolare festa della Candelora (2 febbraio) con cui si ricorda la presentazione al Tempio di Gesù e alla quale la tradizione contadina attribuiva un significato dal punto di vista meteorologico, nel passaggio dal clima invernale a quello primaverile.Il cielo di Febbraio vede mostrarsi alto sull’orizzonte, in direzione nord, il Grande Carro dell’Orsa Maggiore, che dalla prospettiva italiana appare capovolto. Febbraio inizia lo stesso giorno di marzo e novembre nell’anno normale, e di agosto nell’anno bisestile. Febbraio nell’emisfero boreale è l’equivalente stagionale di agosto in quello australe e viceversa. La pietra del mese è l’ametista. Il fiore del mese è la violetta o la primula.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *