Il rametto di Vischio, che durante le feste natalizie si usa appendere agli usci delle case o portare al collo, viene considerato un amuleto contro le disgrazie e gli influssi negativi ma si sconsiglia di raccoglierlo dall’albero con le mani e soprattutto con la sinistra.. una volta lo si faceva cadere colpendolo con un bastone o una freccia e si doveva afferrarne il cespo al volo prima che toccasse terra. Secondo un’altra credenza, se si passa in coppia sotto un cespetto di vischio, ci si deve baciare: se una ragazza non riceve questo bacio rituale non si sposerà nell’anno successivo. Nella notte del 6 gennaio, in Inghilterra, per scongiurare il pericolo di rimanere zitelle, se ne deve bruciare il mazzo che ha addobbato la casa durante le feste natalizie.. per i Celti il Vischio era il simbolo della resurrezione,dellasopravvivenza della vita alla morte, affascinati dalla sua vita completamente aerea, credevano fosse l’emanazione della divinità sulla Terra, panacea che cura tutti i mali.Per raccogliere ed usare il Vischio si attuavano una serie di cerimonie volte a celebrare la sopravvivenza dello spirito alla morte fisica. Per i druidi il rito che onorava l’immortalità dell’anima era in grado di associare il potere della medicina a quello della magia. Il fatto che il Vischio sia una pianta che non cresce a terra ma sugli alberi suscitava nella popolazione celtica un interesse, una curiosità ed un’adorazione del tutto particolari. Il ciclo vitale di questa pianta non tocca mai il terreno perché gli uccelli si cibano delle sue bacche e poi le trasportano da un albero all’altro. Germogliano solo i semi dei frutti che cadono sui rami mentre ciò non accade per quelli che cadono a terra. Tutto questo veniva interpretato dai druidi come una sorta di benedizione degli dei scesa sui primi mentre i secondi non godevano del consenso divino..