Nuovo brevetto
italiano apre la strada al farmaco efficace contro ogni variante.. Si blocca il
recettore che costituisce “la porta” d’ingresso nelle cellule per il
coronavirus: studio made in Italy, c’è anche un docente della Sant’Anna di
Pisa.. Pisa, 23 novembre 2021 – La ricerca scientifica italiana mette a
disposizione del mondo una nuova strategia di precisione per ostacolare
l’infezione del coronavirus e la sua rapida diffusione tra le cellule.
Una strategia destinata a essere la base di un nuovo farmaco, per il
quale è già stato depositato un brevetto. La strada che condurrà al farmaco
è iniziata con lo studio (disponibile su https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1043661821005661)
promosso da Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,
Università degli Studi di Milano, ora pubblicato sulla rivista “Pharmacological
Research”, organo della “International Union of Basic and Clinical
Pharmacology”. Gli scienziati Paolo Ciana (Università degli Studi di
Milano, docente di Farmacologia), Vincenzo Lionetti (Scuola Superiore
Sant’Anna, docente di Anestesiologia), Angelo Reggiani (Istituto Italiano di
Tecnologia, ricercatore senior and principal investigator in farmacologia) si
sono interrogati sulla possibilità di prevenire il progressivo avanzamento
dell’infezione da parte di qualsiasi variante di Sars-CoV-2, bloccando il recettore ACE2,
ovvero la “porta” che il coronavirus usa per entrare nelle cellule
umane. Per questo scopo, gli scienziati hanno brevettato un nuovo approccio, il
primo tassello di quello che diventerà un farmaco, basato sull’uso di un
aptamero di Dna, ovvero un breve filamento oligonucleotidico, capace di legarsi
in modo specifico al residuo K353 di ACE2 rendendolo inaccessibile alla
proteina spike di qualsiasi coronavirus. I tre inventori, insieme a
collaboratrici e collaboratori, hanno già identificato due aptameri anti K353,
quelli capaci di inibire in modo dose-dipendente il legame della proteina
virale spike all’ACE2 umana e così prevenire in modo efficace l’infezione delle
cellule. “Grazie a questo studio – commentano gli scienziati – sarà adesso
possibile sviluppare un nuovo approccio terapeutico di precisione per prevenire
contrarre l’infezione da Covid-19 in forma grave, senza stimolare il sistema
immunitario o avere effetti collaterali importanti correlati ai più famosi
farmaci costituiti da anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche. In
questo senso, infatti, le potenziali tossicità degli acidi nucleici come
farmaci sono di gran lunga inferiori rispetto ad altri farmaci innovativi come
gli anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche”….