..la Musica dal punto di vista Terapeutico, diviene attiva stimolazione multisensoriale, cognitiva, relazionale, emozionale, impiegata come prevenzione, sostegno e recupero, essa può offrire nei casi in cui l’ascolto viene integrato dalla partecipazione attiva del corpo ritmare, sonorizzare, muoversi ritmicamente, cantare, un momento valido per riorganizzare le condotte relazionali ed il lavoro terapeutico consiste nella attivazione-riattivazione delle abilità personali e delle capacità espressive e relazionali mediante setting organizzati secondo il metodo socio-psico-educazionale che consentono da un lato la possibilità di osservazione valutativa, d’altro canto pongono gli agenti in condizione favorevole alla espressione immaginativa, alla comunicazione, alla partecipazione emotiva dell’evento, l’intervento riabilitativo è efficace sia nel bambino che nell’adulto, se il paziente è un bambino si comincia a costruire insieme a lui una comunicazione sonora non ancora influenzata da successive esperienze ritmico-musicali; mentre nell’adulto bisogna eseguire un’azione regressiva volta a recuperare una storia corporeo – sensoriale passata, ogni essere umano ha dentro di sé una Identità Sonora, in quanto vi è l’esistenza di un suono o di un insieme di suoni che lo caratterizzano e lo individualizzano, questi sono rappresentati dagli archetipi sonori ereditati geneticamente a cui si aggiungono l’esperienza sonoro – vibrazionale e di movimento durante la vita intrauterina, e più tardi si arricchisce con le esperienze vissute durante il parto, con di seguito il resto della vita, l’Espressione Musicale, all’inizio linguaggio non verbale originato nelle profondità della Vita Affettiva, diventerà fonte di motivazione per una espressione grafica, un’espressione verbale, un’espressione scritta, per beneficiare di queste tecniche non è necessario imparare la musica basta sentire, comprendere e creare e meditare….meditare…