L’approssimarsi al momento della morte dell’Ego potrebbe sembrare come la fine del mondo, paradossalmente mentre solo un piccolo passo ci separa da una esperienza di liberazione radicale, abbiamo una sensazione di ansietà onnipervasiva e di imminente catastrofe di enormi proporzioni, ci si sente come se stessimo perdendo tutto ciò che noi siamo, allo stesso tempo, non abbiamo alcuna idea di cosa ci sia dall’altra parte o addirittura se ci sia cosa alcuna, questa paura porta molte persone a opporre resistenza al processo in questa fase come Risultato, esse possono restare
psicologicamente bloccate in questo territorio problematico,quando l’individuo supera la Paura Metafisica incontrata in questo frangente importante e decide di lasciare che le cose avvengano, egli o ella sperimentano un annichilimento totale a tutti i livelli distruzione fisica, disastro emotivo,
sconfitta intellettuale e filosofica, fallimento morale definitivo e persino dannazione spirituale, durante questa esperienza, tutti i punti di riferimento tutto ciò che è importante e significativo nella vita dell’individuo sembra essere distrutto senza pietà.
Immediatamente dopo l’esperienza di annichilimento totale, toccare il Fondo Cosmico si è spesso sopraffatti da Visioni di Luce che ha uno splendore e una bellezza soprannaturale ed è usualmente percepita come Divina, il sopravvissuto di ciò che sembrava l’apocalisse
definitiva sperimenta solo secondi dopo fantastiche apparizioni di arcobaleni, forme a coda di pavone, e scene celestiali, egli o ella si sentono redenti e benedetti dalla salvezza, reclamando le loro Nature Divine e lo Status Cosmico,
a questo punto, si è frequentemente sopraffatti da un impeto di emozioni positive verso se stessi, gli altri, la natura e la vita in generale.
Cristina e Stanislav Grof