Insegnaci, Signore, la visione completa della vita. Che non cessiamo di salutare ogni giorno il suo miracolo sbalorditivo e di riceverlo con cuore umile e consapevole. Che non cessiamo di rimanere ammaliati dalla prodigiosa Rete d’Amore che sostiene il mondo.. quanta prontezza, quanta resilienza, quanto dono, quanta speranza si celano invincibili in gesti che si direbbe fragili o in contributi che affrettatamente abbiamo giudicato insufficienti. Fa’ che non diventiamo dei professionisti della lamentela e dello scoramento, ma dei testimoni appassionati e cantori del reale, che a ogni istante si fa più puro. Che l’isolamento del corpo non significhi mai isolamento dell’anima, piuttosto il contrario.. che s’ingigantisca, l’anima, rivelando la sua condizione di trasparenza e di bontà, poiché è per questo che tu ci hai creato. Che non piangiamo solamente gli abbracci non dati, ma sappiamo ringraziare di tutti quelli scambiati, e il cui senso e promessa abbiamo scordato nella distrazione dei giorni. Che non rimaniamo soltanto a rimuginare sulle nostre passeggiate nel bosco sempre rinviate, ignorando che i boschi sono incantevoli anche quando nessuno li vede. Per questo ti chiediamo che la nostra vita assomigli alla sala prove di una compagnia dove pazientemente si preparano i passi per il debutto della Grande Danza…

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By Josè Tolentino Mendonca

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