Tra tutti i fiori, l’iris trasmette più eloquentemente sentimenti profondi e positivi l’assoluta fiducia, l’affetto dell’amicizia, il trionfo della verità, ma soprattutto la saggezza e la promessa della speranza, l’ultima a fuoriuscire dal vaso scoperchiato da Pandora, dopo che tutti i mali si riversarono nel mondo, come narra la mitologia greca. Secondo alcune interpretazioni, il numero tre ricorrente nell’iris – i petali in posizione verticale, quelli girati verso il basso, i boccioli per stelo – rimanda a quello della Trinità, motivo per cui l’iconografia cristiana ha assunto questo fiore come simbolo di fede, di coraggio e di saggezza. In Asia orientale, il significato dell’iris era considerato come un talismano contro ogni maleficio, così che veniva dipinto sull’armatura dei soldati per proteggerli dai nemici. Il fiore di iris, ritto e proteso verso il cielo, era ritenuto anche simbolo di longevità. Disponibile in tantissime varietà come i colori dell’arcobaleno, oltre al bianco più puro, l’iris viene denominato ‘farfalla porpora’ dai cinesi per i vistosi petali posti a ventaglio svolazzanti sotto il soffio della brezza. In particolare, il fiore di iris Viola o ‘giaggiolo di S. Antonio’ è considerato simbolo di sapienza.. Bianco ‘giglio di Firenze’ o ‘giaggiolo bianco’ di purezza.. Blu ‘giaggiolo odoroso’ o ‘giaggiolo delicato’ di fede e di speranza, mentre in Giappone rappresentava le gesta eroiche della nobiltà. Nel linguaggio floreale, un mazzo di iris è un regalo significativo per esprimere simpatia compleanno, anniversario e ammirazione socio o collega, confortare ammalato, incoraggiare nell’affrontare la vita e il futuro dopo le difficoltà, augurando l’arrivo di tempi migliori, ma è il fiore più specifico per il laureando in quanto riflette la saggezza acquisita con gli anni di studio e la speranza che percorso di successi continuerà. La denominazione del genere ‘iris’ deriva dal termine greco che significa ‘arcobaleno’; nella mitologia greca, era personificato dalla dea Iris, messaggera velocissima degli ordini celesti, soprattutto di Era (o Hera), che consegnava agli dei e agli uomini scendendo e risalendo gli arcobaleni dal Monte Olimpo a terra e nelle profondità terrestri e marine. Secondo alcune interpretazioni, l’arcobaleno stesso era invece tracciato dal cammino di Iris. Figlia del dio marino Taumante e della ninfa oceanina Elettra, sorella delle tre mostruose Arpie donne-uccello, Iris era raffigurata come una bella e radiosa giovane donna con o senza ali sulle spalle e ai piedi, con le vesti svolazzanti dalle evanescenti sfumature luminose dell’arcobaleno, mentre era di corsa o in volo, portando a volte in mano il caduceo il ramo di ulivo che connotava gli araldi in attività. Questa dea greca accompagnava le anime delle donne defunte ai Campi Elisi..