Lo senti il rumore del mare,
quella voce riconoscibile che si infrange sulla riva.
Te la spiega in un attimo, la vita…

Mi chiedo chi conforta il mare quando è in burrasca

e le sirene cercano un rifugio in qualche faro abbandonato.

Che spettacolo il mare mosso. Prima sono onde grandi

e tutte diverse, e qualcuna sembra una creatura mostruosa

tanto è alta. Poi le onde diventano meno grandi,

perdono la schiuma per strada, si abbassano quasi a misurare il fondo.

Poi sono ancora onde, ma sono stanche, esauste,

e la schiuma è solo un soffio. Poi hanno quasi paura di arrivare a riva,

diventano onde buone, gentili, educate.

Il mare mi prepara una culla di azzurro con merletti

di cielo e io mi immergo e so che ogni volta rinasco.

Poche persone sono capaci di venirti a cercare dove sei veramente.

Per questo amo il suono delle onde. Loro sanno sempre dove sei.

Al mare sei nella luce più grande che si possa avere

Apri la mano e chiudila.
Sentirai la vibrazione di mille possibilità
e il cielo che ride della tua gioia

Quella felicità che sopraggiunge dopo essere usciti dall’acqua del mare.
Una sospensione del tempo. Un attimo ingrandito e riscaldato dal sole.
Il moto del cielo che si ferma e l’universo che ci guarda con stupore.

Ogni volta davanti al mare mi apro ai regali dell’aria, e i colori e le forme e

le vibrazioni mi entrano ed escono dal petto con la stessa facilità

con cui attraversano una finestra

Mi domando che cosa manca alla vita quando in una notte d’estate

l’alito delle stelle apre le finestre e vi butta dentro il profumo del mare.

Quando lasciamo il mare non lo lasciamo mai del tutto.

La sua luce resta impigliata nei capelli, nelle sfumature della voce,

nella morbidezza della pelle. Devono passare alcuni giorni prima di perderlo per sempre.

nuotato dentro gli occhi del mare e ho visto i suoi sogni.

Una volta un’onda ha attaccato un carro a una nuvola e si è fatta portare

oltre l’universo. Quando torno a riva, so di aver lasciato qualcosa di indicibile.

Un amore nato in una giornata di vento e mare, e perciò destinato a essere irrazionale,

pieno di passione e leggerezza, possesso e abbandono, oltre che di incoscienza e

profumo di peccato e una luce sempre sul punto di svanire.

Sdraiarsi sulla sabbia del mare d’inverno, aprire le mani al sole e

lasciare evaporare l’identità.

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By Fabrizio Caramagna

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