Le popolazioni Peruviane, Incaiche e Preincaiche, hanno sempre coltivavo una forte concezione del Soprannaturale e hanno sempre cercato di intervenire attraverso le sue Divinità nei diversi cicli stagionali relazionati con la stagione secca e della pioggia perché garantissero la riproduzione delle risorse naturali, l’equilibrio ecologico e un buon raccolto. I sacerdoti si impegnavano per guadagnare il favore degli dèi affinché li aiutassero a superare disgrazie, situazioni difficili come la guerra e le malattie, si adorarono animali che possedevano determinate qualità e servivano da alimento e piante della Madre Terra, che servivano da alimento e come medicine. Tanto forte era il sistema di credenze presso gli antichi, che neppure la conquista e l’imposizione della religione cristiana sono state in grado di cancellare del tutto questo pantheon di esseri soprannaturali, indispensabili per proteggere la salute del figlio malato, recuperare gli attrezzi da lavoro persi o rubati assicurare successo nel lavoro o in amore. E’ chiaro che il culto degli Apu (montagne) o di alcuni animali, è andato perso, ma la pratica del Curanderismo è una rimanenza delle antiche culture che abitarono questo paese. Nei rituali e nelle tradizioni odierne convivono il culto a Gesù Cristo e ai santi, così come agli antichi Dèi, come il Sola, la Luna, le Stelle, le Piante, gli Animali, la Natura in generale e gli Spiriti degli antenati, alla ricerca degli dei ancestrali. La pratica del ‘Curanderismo’ permette al Maestro di relazionarsi con esseri superiori attraverso l’uso di cactus allucinogeni che hanno un uso antico.. grazie a questo contatto il Maestro è in grado di vedere capire e curare i mali dei suoi pazienti. Sono i discendenti degli Antichi Sacerdoti che svolgevano i loro rituali proprio nelle piramidi o centri religiosi che hanno resistito all’erosione del tempo…

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By Klara

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