Da piccolo nascondevo la mia ombra in quella di mio nonno. Non ho più trovato un posto così sicuro.

Mia nonna che mi prende il viso tra le mani e sorride. Ci guardiamo con quello sguardo che non dice niente ma dice tutto a chi lo sa. E le cose più belle sono lì dentro.

Oggi ho detto “passo dai miei nonni e arrivo”. Un attimo di silenzio nel realizzare che non c’erano, un attimo infinito. E poi niente. Che coraggio bisogna avere per vivere senza i nostri cari.

La nostalgia dei nostri nonni. Quando sentiamo il cielo ingrandirsi e seminare ricordi e liberare nell’aria il respiro di quando eravamo bambini.

Quando sentiamo quell’impastarsi di giochi e risate e nasini rubati e una pressione ci tocca nel petto.

E vorremmo di nuovo essere su quel cuscino prima della buonanotte, dove ogni piega della fodera era al suo posto e non c’era nulla di stropicciato.

I bambini, quando entrano nella vita dei nonni, portano uno stacco – un balzo – su un trampolino che è rimasto fermo troppo a lungo.

Cose che passano troppo in fretta. Le stelle cadenti. Le ore felici. Gli haiku di Basho. L’estate. I nonni. Le foglie quando c’è vento. Le domeniche. Il primo bacio.

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By Fabrizio Caramagna

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Image… i nonni Kla & Giu

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