In molte tribù si dice che lo Spirito scelga di incarnarsi come Sciamano prima ancora di prendere vita nell’esistenza fisica. Per questo, uno Sciamano è riconosciuto dagli anziani spirituali di una tribù alla sua nascita o a volte anche prima. Inoltre si dice che l’abilità sciamanica possa anche essere trasmessa ancestralmente. Il giovane sciamano crescerà per essere guidato e addestrato da uno sciamano anziano.

In altre culture i futuri sciamani devono sottoporsi alla cosiddetta “Iniziazione Sciamanica”. Qui l’iniziato deve sopportare coraggiosamente alcune circostanze terrificanti e in questo modo riuscire ad affrontare, e risolvere, tutte le sue paure – un vero sciamano dimostrerà immensa forza e capacità di guarigione sciamanica in questo processo.

Inoltre, le Iniziazioni Sciamaniche possono avvenire sotto trance ipnotica, in sogno o tramite le esperienze fuori dal corpo. Durante queste esperienze non fisiche, viene concessa una guida spirituale all’iniziato e successivamente lo stesso subisce un “intervento chirurgico spirituale”, dove viene completamente smembrato, osso per osso, e ricomposto come sciamano appena nato.

Quando un individuo ha una malattia molto grave – o una esperienza di pre-morte di qualsiasi tipo – e viene visitato dagli spiriti (e a volte anche fantasmi dei suoi antenati), si dice che ha avuto una “Chiamata Sciamanica”. Da questo tipo di esperienze si può diventare Sciamano perché si dice che chi le ha esperite ha conosciuto la morte, è tornato in vita e quindi porta con sé un segreto che gli altri non hanno conosciuto.

Inoltre alcune culture, come i Greci, considerano molto importante il fatto di essere stati colpiti da un fulmine come una chiamata suprema, in quanto il fulmine possiede i poteri magici del cielo.

Una persona può entrare nel campo dello sciamanesimo quando – e solo quando – ha ottenuto queste abilità sciamaniche speciali:

La capacità di entrare volontariamente in stati alterati di coscienza e mantenere il pieno controllo durante l’entrata e l’uscita da questi vari stati.

La capacità di essere un mediatore tra i vari mondi. Deve essere in grado di trasmettere i bisogni e la saggezza del mondo spirituale nel mondo fisico e viceversa. Questi bisogni e insegnamenti devono essere non solo compresi dalla comunità nel suo insieme ma anche messi in pratica.

La capacità di creare e mantenere l’equilibrio tra l’umanità, la natura e lo spirito.

Quel luogo invisibile e misterioso, fuori dal tempo e dalla realtà fisica (così come la conosciamo noi) è stato raccontato e chiamato in molti modi diversi: Il regno degli spiriti, la realtà non ordinaria, l’universo parallelo, l’altro mondo (tradizioni celtiche), il tempo dei sogni (aborigeni australiani) e innumerevoli altri nomi. A prescindere dal modo in cui questo luogo spirituale viene percepito e chiamato, è proprio lì che gli sciamani vanno durante i loro viaggi.

Un viaggio sciamanico si svolge sempre in un contesto cerimoniale, in quanto questi regni non devono essere presi alla leggera. Gli sciamani entrano in questi stati alterati di coscienza per comunicare e connettersi con gli spiriti che li aiutano a recuperare informazioni; le informazioni ottenute vengono generalmente riportate a scopo di guarigione ed evoluzione personale e comunitaria.

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