Leonard Orr è riconosciuto da tutti come il fondatore del movimento chiamato Rebirthing.. non fu una scoperta improvvisa, ma il risultato di una serie di esperienze e intuizioni. Richiese, infatti, circa tredici anni, anche se negli anni 1974-75 questo processo subì una decisa accelerazione, giungendo alla primordiale e ortodossa forma di questo metodo. Leonad Orr ebbe le prime esperienze di respirazione spontanea immerso nell’acqua calda, durante questi momenti sperimentò forti sensazioni fisiche e ebbe intense reazioni emotive. Spesso queste esperienze facevano riemergere ricordi legati alla nascita. Orr notò che dopo queste respirazioni i ricordi non si presentavano più e al loro posto c’era un senso di maggior libertà, ecco perché a questo metodo venne assegnato il nome di “Rebirthing”, che letteralmente significa “rinascita”. Dopo aver raggiunto una chiara dimestichezza con la respirazione circolare, cominciò a insegnarla ad altri. Così osservò il manifestarsi delle stesse razioni da lui provate. Da osservatore si rese conto che i ricordi legati alla nascita e il relativo trauma erano elementi ricorrenti nella maggior parte delle persone. Le prime esperienze di Rebirthing vennero effettuate in acqua calda. Orr riteneva, infatti, che questo fosse un elemento fondamentale per far riemergere i ricordi della nascita. “Le persone, in acqua, venivano a trovarsi in un grembo e istantaneamente regredivano alla loro nascita o a condizioni prenatali di consapevolezza”. L’acqua aveva una temperatura di circa 38°, simile a quella del corpo umano. In seguito si accorse che alcuni praticanti dovevano essere allontanati dall’acqua per poter proseguire la propria esperienza, così nacque il Rebirthing “a secco”. Mentre prima le persone si immergevano in acqua sdraiati sul dorso o a faccia in giù, utilizzando un boccaglio per respirare, ora era sufficiente si sdraiassero su un materassino. In questo caso chi respirava poteva abbandonarsi alle stesse sensazioni ma in una situazione di maggior sicurezza. La pratica del Rebirthing “a secco” dava la possibilità al praticante di far riemergere altri ricordi oltre a quelli legati alla nascita. Si intuì che questa respirazione era in grado di far rivivere blocchi emotivi ed energetici, permettendo di scioglierli definitivamente. Nel 1977 Leonadr Orr compì il suo primo viaggio in India dove incontrò uno yogi chiamato Babaji. Quest’ultimo definì il Rebirthing come lo “yoga per gli occidentali”. L’incontro con Babaji accrebbe l’interesse di Orr per il concetto di immortalità fisica, argomento che lo aveva affascinato fin dal 1962 e che ancor oggi studia e sviluppa di pari passo alla pratica del Rebirthing. I viaggi che seguirono, uno all’anno circa, ebbero una decisa influenza sull’apparato teorico che propose in seguito e che d’ora in poi trasse alcuni elementi provenienti dalle tradizioni indiane. Orr afferma che l’essere umano è afflitto da cinque cause di sofferenza, che egli stesso a definito “i cinque grandi” e che sono: Il trauma di nascita.. La disapprovazione dei genitori.. La pulsione di morte.. Le negatività specifiche.. Le vite precedenti.. Lo sviluppo di apparati teorici e approfonditi studi sul Rebirthing, sarebbe stata opera dei suoi allievi, il suo merito principale è quello di aver portato nel mondo occidentale questa potente tecnica di consapevolezza e di aver contribuito alla sua evoluzione dallo stadio primordiale alle sue prime espressioni evolute. Tra i suoi primi allievi vi fu Sondra Ray, con la quale, in seguito scrisse alcuni libri sul Rebirthing , uno fra tutti “Rebirthing in the New Age”. Sondra riprese le teorie proposte da Leonard, le sviluppò e per prima le divulgò anche al di fuori dell’ambiente dei Rebirhter. Per la prima volta si cominciava a poter leggere testi in cui si parlava dei diversi schemi di nascita e delle relazioni che esistono tra questi e il comportamento umano e del rapporto tra tutto ciò e il Rebirthing…