E’ da presumere che le Bibbie più antiche dicessero proprio “occhio singolo”, forma che si trova nella Bibbia di Martin Lutero e ancor oggi nelle traduzioni greche e inglesi. Più tardi, non comprendendo il vero significato della parola, i traduttori cambiarono “singolo” in “semplice” e poi ancora in “puro” N.d.T.). Durante la meditazione profonda, l’occhio unico o spirituale diventa visibile nella parte centrale della fronte. Le scritture si riferiscono in vari modi a questo occhio onnisciente: quale terzo occhio, stella d’Oriente, l’occhio interiore, la colomba che scende dal cielo, l’occhio di Shiva, l’occhio dell’intuizione, ecc. I Maestri indù hanno insegnato che, per conquistare la più profonda conoscenza, bisogna focalizzare lo sguardo attraverso l’onnisciente occhio spirituale. Quando ci si concentra fortemente, anche chi non sia uno yoghi aggrotta la fronte nel punto fra le sopracciglia: il centro della concentrazione e dello sferico occhio spirituale, sede dell’intuizione dell’anima. Questa è la vera “sfera di cristallo” in cui guarda lo yoghi per apprendere i segreti dell’universo. Coloro che andranno abbastanza profondo nella loro concentrazione penetreranno quel “terzo occhio” e vedranno Dio. I ricercatori della verità dovrebbero perciò sviluppare la facoltà di proiettare la loro percezione attraverso l’occhio spirituale. La pratica dello Yoga aiuta l’aspirante ad aprire l’occhio singolo della coscienza intuitiva. L’intuizione, o conoscenza diretta, non dipende da alcun dato fornito dai sensi. Per questo la facoltà intuitiva è spesso chiamata il “sesto senso”. Tutti hanno questo sesto senso, ma la maggior parte delle persone non lo sviluppa. Tuttavia, quasi tutti hanno avuto qualche esperienza intuitiva, forse l’intuizione che una determinata cosa sarebbe dovuta accadere, sebbene non ci fosse alcun segno percepibile dai sensi a indicarlo. Coloro i quali non meditano regolarmente e profondamente sono irrequieti, ovunque essi meditino, e rinunciano dopo un breve sforzo. Ma se voi fate uno sforzo più grande, giorno dopo giorno, verrà l’abilità di immergervi più profondamente. Io non debbo fare alcuno sforzo, adesso; il mondo intero sparisce istantaneamente, quando chiudo i miei occhi e fisso istantaneamente il Centro Cristico l’occhio spirituale, nella fronte fra le ciglia. Se uno tenesse la propria mente costantemente concentrata nel punto fra le sopracciglia nel Centro Cristico, vedesse l’occhio spirituale e gli comandasse di ricaricare il corpo d’energia, esso lo farebbe. Facendo questo, la gente smetterebbe d’invecchiare. La maggior parte della gente crede che dietro gli occhi chiusi ci sia soltanto il buio. Eppure, man mano che progredirete spiritualmente e vi concentrerete sull’occhio “singolo” nella fronte, scoprirete che la vostra vista interiore si è aperta. Contemplerete un altro mondo, un mondo di luce e di grande bellezza. Concentra la mente nel punto fra le sopracciglia come nella meditazione sul lago senza sponde della pace. Osserva l’eterno cerchio delle onde di pace che si propaga intorno a te. Quanto più osserverai con attenzione tanto più sentirai le piccole onde della pace diffondersi dalle sopracciglia alla fronte, dalla fronte al cuore, fino a permeare ogni cellula del tuo corpo. Ora le acque della pace si riversano oltre gli argini del tuo corpo e inondano il vasto territorio della tua mente. Le acque straripanti della pace dilagano oltre i confini della mente e continuano a scorrere in infinite direzioni. Che cosa vi è mai dietro l’oscurità degli occhi chiusi? Questo interrogativo penetrò con forza nella mia mente. Un immenso bagliore si manifestò in quell’istante alla mia vista interiore …
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By Paramahansa Yogananda