L’Abbazia e la Riserva Nazionale della Vallombrosa a Reggello.. Un paradiso creato dall’uomo a due passi da Firenze.. verde angolo di Toscana che copre circa 1270 ettari a sud-est di Firenze si trova un’area perfetta per fare escursioni in mezzo alla natura, immergersi nella storia e nella bellezza.. è un paradiso fresco e ricco di zone d’ombra, è riserva naturale è riserva Bio-Genetica con oltre 5000 esempi di Alberi Autoctoni e strutture atte all’apprendimento per le generazioni future.. una Abbazia Monumentale in una Foresta ricca di sentieri per l’escursionismo tranquillità, natura incontaminata ed un parco forestale le cui altitudini variano dai 450 ai 1450 metri sul livello del mare, la Vallombrosa è un vero paradiso della cui creazione non solo madre natura, ma anche l’uomo. La Vallombrosa è situata tra un’area molto ben conosciuta per i suoi parchi naturali, per i castelli ed i monasteri vecchi di secoli, la valle del Casentino, e quella parte del Valdarno a nord di Firenze che include località come Loro Ciuffenna e l’avventuroso itinerario dei Setteponti. È luogo è un rifugio dove recarsi per ammirare i colori dell’autunno della valle, un paradiso spirituale dove andare a visitare la famosa e imponente Abbazia dei Monaci Vallombrosani.. il Monastero dell’Ordine Benedettino.. un tempo era una piccola capanna di legno realizzata da Giovanni Gualberto, un nobile fiorentino del XI° secolo.. decise ad un certo punto della sua vita di abbandonare il suo stile consacrato al lusso ed alla ricchezza e di andare nella foresta, in cerca di un luogo isolato dove dedicarsi alla preghiera. Fu qui che nacque il nuovo ordine dei Vallombrosani, basato sulla famosa Regola Benedettina dell’ “ora et labora” prega e lavora… Nell’anno 1036, iniziarono i lavori per la realizzazione delle celle e dell’oratorio. Ma fu solo dopo molto tempo che cominciò ad assumere l’aspetto che vediamo oggi, quando nel XIII° secolo fu aggiunto anche il campanile, e ampliato il monastero nel XV° secolo.. in quello successivo, fu aggiunta una torre difensiva, seguita dalle mura nel XVII° secolo e dal laghetto per la pesca nel 1700. Nonostante tutte queste costanti opere di rinnovamento ed il tentativo di adornarlo in stile barocco, l’Abbazia ha sempre mantenuto la sua austerità medievale. Oltre al complesso dell’Abbazia e del monastero, vi sono diverse cappelle, tabernacoli e croci sparse nel bosco che si riferiscono a particolari episodi della vita del fondatore Gualberto, visibili con una breve passeggiata nella foresta.. seguire il percorso “Scalinata del Calvario” che, dall’Abbazia, conduce ad una speciale area verde chiamata il “Paradisino” dove un tempo i monaci eremiti si ritiravano per pregare circondati dal silenzio assoluto. L’Aurea Spirituale che circonda questi luoghi è stupendo e i Monaci Benedettini hanno sempre fatto dell’abbazia e del bosco la loro dimora Fisica e Spirituale..