L’Abbazia di Vallombrosa si trova nell’omonima località del comune di Reggello, in provincia di Firenze. Quando si arriva a Vallombrosa a circa mille metri sul livello del mare, si capisce subito di essere giunti in un’Oasi di Pace e Tranquillità. In un’area boschiva tra le più incantevoli dell’Appennino toscano, rimasta incontaminata grazie anche all’opera dei monaci.. l’Abbazia di Vallombrosa è un trionfo di bellezza paesaggistica, artistica e di Serenità Spirituale assolutamente imperdibile.. La prima costruzione dell’Abbazia ebbe origine per impulso di San Giovanni Gualberto, nato da un’illustre famiglia fiorentina, che nel 1036 si ritirò con pochi seguaci in un luogo chiamato allora Acquabella, oggi Vallombrosa. Inizialmente fu un modesto oratorio di legno con il solo altare in pietra, consacrato nel 1038, per passare a chiesa in pietra solo venti anni dopo nel 1058, sostituita da un edificio più ampio negli anni 1224 – 1230. E’ nel Seicento, con nuovi perfezionamenti nel primo Settecento, che la chiesa assume l’aspetto omogeneo e sontuoso che possiede ancora oggi. Nel 1713, su richiesta dei Vallombrosani il monastero fu elevato ad Abbazia. Attraversando un viale alberato si giunge davanti al muraglione che cinge il complesso monastico. Da un cancello in ferro battuto del 1773 si entra nel giardino, dominato dall’armoniosa e severa facciata seicentesca. Imponenti, come guardiani del convento, il campanile duecentesco e la torre quattrocentesca, innalzata dai monaci per difendersi, era qui che in caso di attacchi erano riposte le cose più preziose. Uscendo dal portone centrale, imperdibile una sosta presso l’Antica Farmacia, dove si possono acquistare i prodotti dell’Abbazia, tra cui creme per la cura del corpo, elisir, grappe, amari e distillati vari preparati secondo le antiche ricette dei monaci e golosità alimentari come biscotti, marmellate e miele. Di grande importanza naturalistica a Vallombrosa vi è anche l’attuale Riserva Biogenetica con un’estensione di 1270 ettari, la foresta demaniale di S. Antonio di circa mille ettari e, vera delizia per tutti gli amanti di trekking e mountain bike, il sentiero del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che, tra vaste praterie ricche di ginestre e ampie vedute, da Vallombrosa porta fino al monte Secchiata e da lì, alla monumentale Croce in ferro del Pratomagno a una quota di 1591 metri, inaugurata nel 1928, visibile anche da grande distanza..

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BY TIBOR RAUGEI WebMaster

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