Quando i popoli nativi entrarono in contatto con lo studio della religione dei bianchi si accorsero, almeno alcuni di loro, che c’era una certa similitudine tra il dio giudeo-cristiano e il Grande Mistero, solo che quest’ultimo non era in realtà un dio superiore che parlava all’uomo bensì rappresentava qualcosa di più simile al Tao cinese, una sorta di energia omnicomprensiva e permanente non un essere con un carattere geloso e morbosamente legato al comando come quello descritto nella Bibbia. Le parole Wakan Tanka, per esempio, significano letteralmente “Sacro” Wakan e”Bufalo” Tanka per individuare l’essere che sosteneva con la sua morte la vita della tribù: quando si parla di Wakan Tanka ci sono più probabilità di parlare del potere sacro dell’universo piuttosto che di un dio personale formato dalla fantasia umana. Il Grande Spirito non può essere visto o toccato, ma è presente nei cicli e nei segni visibili della natura. Le persone possono trovare le prove della sua esistenza nel continuo cambiamento delle stagioni, nel giorno e notte, la crescita e la morte, nel movimento del Sole, della Luna e stelle. La gente tradizionalmente imparava a conoscere il Grande Spirito, o Grande Mistero, attraverso la tradizione orale, i racconti di esseri magici e gli eventi importanti dalle storie che gli antenati tramandavano di generazione in generazioni. Essi avevano anche esperienza di questo misterioso potere direttamente attraverso i sogni e le visioni, fin dalla più tenera età veniva insegnato ai bambini a fare attenzione ai sogni che facevano perché erano messaggi del Grande Spirito e dovevano comprenderli per non mancare di rispetto al mistero che li aveva creati. Sempre la tradizione insegnava che si viveva vicini al mondo degli spiriti che erano tutto intorno ad essi una specie di universo parallelo sempre a portata di mano e con il quale si poteva comunicare durante i sogni e dove, più tardi nell’età di passaggio dall’adolescenza a quella adulta, avrebbero potuto cercare la visione per comprendere cosa fare della propria vita, dopo il digiuno e il ritiro di preghiera mista alla solitudine che poteva durare da 24 ore a più giorni, a seconda dell’intento e dell’età alla quale si effettuava. Nella tradizione degli indiani americani esistevano anche una sorta di prototipi umani come Adamo ed Eva nella Bibbia cristiano-ebraica, essi si chiamavano tra i Navajo Yakima il primo uomo sulla terra e Ojiba la prima donna. Un concetto centrale della religione dei nativi americani è l’idea che ogni cosa nel mondo che può essere vista o toccata è viva e possiede uno spirito o “soffio”. In molte culture si narra che vi sia la convinzione che la Via Lattea, quella fascia larga con una luce debole che può essere vista di notte nel cielo, sia il sentiero delle anime dei trapassati dove tutti andranno dopo la loro morte fisica. L’indiano della Luisiana credeva che i primi uomini dopo che ebbero finito di lavorare sulla terra ritornarono in cielo per divenire stelle (non vi ricorda qualcosa? Magari oggi lo chiamate UFO, il Navajo pensa alle stelle come a degli amici perché le stelle aiuta la sua tribù a raccontare la storia e le leggende, contando anche il tempo e le stagioni, secondo leggende della creazione delle tribù Pawnee la loro tribù discenderebbe dalla stella del mattino Venere??.. secondo la leggenda i Pawnee si stabilirono lungo le rive di fiumi mentre altri in Nebrasca, ma nei loro racconti viene riportato di come la stella del mattino decise di scegliere i posti adatti per gli insediamenti dando anche loro i nomi, poi discese con la propria figlia dal cielo la quale sposò il figlio del Sole e della Luna.. forse un termine per riconoscere un terrestre e da questa unione nacque il popolo dei Pawnee di oggi. Riguardo al Grande Spirito o Wakan Tanka volevo anche aggiungere una cosa molto importante.. che di solito questa “energia” o “essenza” viene raffigurata dal cerchio con la croce a tre braccia uguali al suo interno esattamente come appare anche nel cerchio sacro, solo che li spesso vengono indicate le otto direzioni, ma il simbolo sacro di Wakan Tanka non posso inserirlo poiché potrei fare uno sgarbo ai tradizionalisti comunque non è il vero simbolo che lo rappresenta nelle cerimonie sacre e misteriose dove i bianchi non possono essere ammessi per nessun motivo poiché solo gli appartenenti alla tribù possono frequentare i sacri riti originali.. è il simbolo per il sacro Mistero…