L’anima viene definita “principio vitale” dell’uomo, è la parte immateriale unita e complementare al corpo. La parola ha origine dalla parola greca ánemos che significa “vento, soffio” e dalla parola latina animus che significa spirito. Fin dall’antichità è stata esplorata e le sono state date diverse connotazioni a seconda delle diverse religioni. Se vogliamo trovare un denominatore comune e la descrizione che più le si addice possiamo dire che è il soffio vitale, il respiro che per mezzo del corpo ci dà vita. Proprio perché immateriale, l’anima è stata chiamata con molti nomi: destino, spirito, immagine, sé, daimon, impronta, vocazione. Come dice James Hillman psicologo e filosofo che le ha dedicato un intero libro:” Le molte parole e i molti nomi non ci dicono che cosa sia questo “qualcosa”; però ci confermano che esiste. E alludono alla sua qualità arcana. Non possiamo sapere esattamente a cosa ci riferiamo, perché la sua natura rimane nebulosa e si rivela più che altro per allusioni, per sprazzi di intuizione, in sussurri e nelle improvvise passioni e bizzarrie che interferiscono nella nostra vita e che noi ci ostiniamo a chiamare sintomi”. L’anima non si vede ma si sente o meglio cerca di farsi sentire e percepire. È il nostro soffio vitale, la nostra energia primordiale, il seme della nostra essenza. È nascosta sotto il carattere, la personalità, gli accadimenti quotidiani, il rumore e la distrazione in cui siamo costantemente immersi. Quando e come può cerca di comunicare e di guidarci verso la nostra strada, quella giusta per noi. È la parte pura, incontaminata e saggia che “sa”. Il primo mezzo che utilizza per comunicare con noi è il corpo. Ci fa avvertire un senso di piacevolezza e giustezza quando siamo nel posto e nelle situazioni giusti, di disagio e malessere quando siamo in luoghi e situazioni che non vanno bene per noi. Ci parla attraverso emozioni e sensazioni, durante i silenzi e le pause dal rumore, dal fare, dal controllare. Quando agiamo seguendo la testa, il volere degli altri e ciò che non è affine a noi, arriva a manifestarsi attraverso forti disagi, disturbi talvolta malattie. Quando invece vuole guidarci ci fa arrivare idee, intuizioni, coincidenze e sincronicità. Ci parla attraverso immagini e simboli, colori, profumi e melodie. Possiamo accorgerci del suo comunicare nel silenzio, creando il vuoto. Attraverso la nostra percezione, lei ci parla. L’anima vive nel presente e nel presente ci porta a vivere con ciò che c’è qui e ora. L’anima ci porta il messaggio che ognuno di noi è qui per portare a termine un compito, per condividere talenti e abilità. Può essere il compito di procreare, di creare un progetto utile alla società, di contribuire all’evoluzione della vita anche con piccoli e semplici gesti. Ci conduce a vivere seguendo la nostra essenza. Ci porta a vivere esperienze, a visitare luoghi che la testa non avrebbe mai scelto, ci permette di ampliare lo sguardo, di vivere una dimensione estesa, di esplorare territori sconosciuti. Ci guida dentro di noi dove c’è il nostro tesoro nascosto. Imparare a scoprire il suo linguaggio, esplorare questa parte di noi così misteriosa ed eterea è affascinante e ci permette di sentire il senso dell’esistenza e di vivere nella gioia…