L’Equinozio di Primavera,
festa di Oestara, veniva festeggiato il 21 di Marzo, momento in cui giorno e
notte sono in perfetto equilibrio… la parola Equinozio deriva dal latino “equus nox”,
ovvero “uguale notte”.. E’
il momento in cui la Natura tutta reca un messaggio di Rinnovamento e di Risveglio…
nella Roma antica, l’anno aveva inizio proprio nel mese di Marzo, dedicato a
Marte, padre dei gemelli fondatori della città… L’Equinozio di primavera celebra il ritorno della
primavera e della vita, l’ascesa della Dea dagli Inferi…
è una festa che celebra la fertilità della Terra ed
ha un particolare valore soprattutto nel paganesimo dell’area mediterranea dove
già all’equinozio il ritorno della bella stagione e il rinnovarsi della natura
è evidente… L’Equinozio di Primavera
segna proprio il momento dell’unione in un Simbolismo Cosmico, legato al
risveglio della Natura a ciò si ricollega il tema del matrimonio fra una
divinità maschile, appartenente alla Sfera Solare, ed una Femminile, legata
alla Terra o alla Luna… Il Dio Sole si accoppia, infatti, con la Giovane Dea
Terra. In questo giorno venivano
accesi dei fuochi rituali sulle colline e, secondo la tradizione, più a lungo
rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra. In questo girono
venivano, solitamente irrigati i campi, mentre i Druidi, sfruttando la
corrispondenza perfetta tra ore solari e ore notturne, celebravano i loro Riti.
Pianta sacra all’Equinozio di Primavera è il
trifoglio, associato al triskele, la ruota sacra a quattro braccia.
Alban Eiler è il momento della rinascita, dei nuovi
progetti, è il momento in cui è possibile realizzare quei sogni che sono nati
nel periodo freddo. E’ il momento adatto per aprirsi ai sentimenti e viverli
nella loro totalità… Rinascere
con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che
sboccia e si manifesta in tutte le sue forme…