La
forza, la protezione, il maestro spirituale.. La tigre bianca originaria della
Siberia è uno dei più potenti animali di potere, è la maestra che ti
accompagnerà sul tuo cammino spirituale e terreno. E’ un animale di terra e il
suo colore di riferimento è il bianco. Dona la forza necessaria per combattere
nei momenti più difficili della vita e ti indica la strada giusta per la
consapevolezza spirituale. La tigre Bianca ti avverte che la strada da
percorrere è quella dell’ elevazione attraverso la materia, ti avverte di non
utilizzare la l’ aggressività e di non perdere mai il controllo anche quando la
situazione sembra scivolarci dalle mani. Ogni qualvolta ti sentirai attaccato
da persone o eventi esterni visualizza la maestra che lentamente cammina in
senso circolare attorno a te, alla tua casa, al tuo luogo, facendo così creerà
un cerchio di protezione invalicabile. Nella simbologia antica la tigre, il cui
nome deriva dall’iraniano thigrache significa tagliente, aguzzo, è
molto rappresentata in Asia. In Occidente divenne nota con la spedizione in
India di Alessandro Magno; a Roma comparve per la prima volta fra i regali
degli ambasciatori indiani ad Augusto, nell’anno 19. Nel mondo dell’antica
Grecia, accanto alla pantera e alla lince, è raffigurata al seguito di Dioniso.
Secondo Plutarco, l’antico fiume Sollax avrebbe preso il nome di Tigri dopo che
Dioniso si fu trasformato in tigre per sedurre una giovane ninfa, Alfesibea,
che acconsentì a lasciarsi prendere per attraversare il fiume sulle rive del
quale era fuggita. Il dio le dette un figlio, Medo, che divenne il capostipite
dei Medi. E’ soprattutto in oriente che la tigre riveste un ruolo di primo
piano. Mostro dell’oscurità e della luna nuova, raffigura il mondo della vita e
della luce nascente. La si vede spesso riprodotta mentre dalle sue fauci
partorisce l’essere umano; assimilata al ciclo lunare, è simbolo della luce che
ritorna. In tutto il Sud-est asiatico la Tigre-Antenato ha valore di
“iniziatrice”. E’ lei che conduce i neofiti nella giungla per
iniziarli attraverso una morte che, come in tutti i miti, è preludio di
rinascita. In Malesia il guaritore ha il potere di trasformarsi in tigre,
mentre in Siberia, per il popolo dei Ghiliaki, la tigre è un uomo che ha
temporaneamente assunto quella forma. Nell’antica Cina faceva parte
dell’oroscopo: è l’animale del terzo segno zodiacale che per noi corrisponde ai
gemelli, ed è un simbolo che rimanda alla doppiezza. La sua forza è molto
ammirata e temuta al tempo stesso tanto che, per rispetto, si evitava
addirittura di pronunciare il suo nome hu. La sua vitalità e l’energia
prorompente la rendono un animale siayang cheyin. Simbolo maschile
e positivo per il fatto che – narra la leggenda – essa scacciò e divorò i
cinghiali che devastavano i campi. La tigre bianca è invece associata al
principio femminile dello yin.. dire “tigre bianca” ad una
donna significa rimandarle in modo assai dispregiativo la sua litigiosità ed è
un vero e proprio insulto. La tigre è un animale cacciatore e perciò simbolo
della casta guerriera. Nella geomanzia, come nell’alchimia cinese, essa
rappresenta un principio attivo energetico che si oppone al drago, il principio
umido e passivo. Corrisponde al Nord e al solstizio d’inverno; si oppone alle
forze del male e divora le influenze malefiche. Sempre in Cina, si dice che
persino i demoni temano le tigri per cui, spesso, in passato, sulle tombe, come
pure sui montanti delle porte, venivano poste sculture in pietra che la
raffiguravano, mentre le divinità protettrici immortali venivano dipinte a
cavallo della tigre, per la sua longevità. “Le Cinque Tigri” , che
rappresentano la forza protettrice, sono i guardiani dei quattro punti
cardinali e del centro; è appellativo che si conferisce ai guerrieri più
valorosi, difensori dell’impero. Anche nel buddismo è simbolo importante: la
sua forza rappresenta la fede e lo sforzo spirituale. In India la tigre è
considerato un animale sacro, temuto per la sua ferocia, venerato e rispettato
per la sua regalità. Nella mitologia indiana Shakti, simbolo
dell’energia prorompente della natura, cavalca la tigre mentre Shiva,
che la domina, è spesso rappresentata nell’iconografia con la pelle di tigre
come trofeo. Animale quasi mitologico presente da sempre nell’immaginario
collettivo universale, emerge in tutta la sua numinosità nell’arte e nella
letteratura; non di rado viene a visitarci nei sogni. Anche in Occidente il
fascino per questo splendido felino ha influenzato antiche credenze, in virtù
di una caratteristica morale messa in luce dal Bestiario medioevale.. il suo
accentuato istinto materno. Uno dei racconti più interessanti dell’epoca
rinascimentale narra della tecnica, quasi magica, di caccia.. puntando su
questa sua debolezza, i cacciatori mettevano degli specchi per terra attratta
da quell’immagine in cui credeva di scorgere un cucciolo, nel tentativo di
allattarlo, veniva catturata. La tigre è un animale la cui bellezza, ferocia e
regalità si sposano in un’unica forte immagine. La sua possente natura felina
incarna potenti cariche istintuali il cui urto è inevitabile e pericoloso.
Simbolo di un archetipo, porta in sè il sacro e il numinoso, la potenza, la
fascinazione e l’abisso inquietante del pericolo. C’è un sogno recente che
condensa in un flash il suo potere numinoso.. Il sognatore si trova faccia a
faccia con unatigre feroce, pronta ad aggredirlo. Mentre il clima si fa
sempre più teso per la pericolosità della situazione, improvvisamente e
inaspettatamente, l’uomo e la tigre si uniscono in un abbraccio. Il Sè,
archetipo cui la tigre rimanda, rappresenta forme presenti universalmente ed
ereditate, ed è simbolo della totalità. Dio e animale a un tempo, si presenta
all’uomo e lo “possiede” affinchè egli possa trascendere l’elemento
puramente istintuale per elevarsi ad un nuovo livello di consapevolezza. In
quanto simbolo di totalità, il Sè è unione di opposti.. sono la luce e le
tenebre, il drago e la tigre. Rigettare nell’inconscio messaggi così imponenti
ha conseguenze infelici.. quanto più negativo è l’atteggiamento della coscienza
nei confronti dell’inconscio, tanto più questo diventa pericoloso. Ma ciò che
sembra sconvolgente, come questa tigre che minaccia di sbranare e fare a pezzi
il sognatore, costituisce un elemento di salvezza se nella coscienza esistono i
mezzi per un’adeguata comprensione. La funzione salvifica dell’archetipo è
quella di riportare l’uomo in una dimensione sovrapersonale per il divenire
umano, attraverso un gesto, un pensiero, una parola personale che stabilisca
una connessione tra la funzione cosciente dell’io e la matrice creativa
dell’inconscio…