L’infinito è questo il primo significato attribuito al numero Otto. E l’infinito è indissolubilmente legato al Karma, alla fecondità e alla prosperità. Il numero 8, quindi, come simbolo dell’infinito, del riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Dal punto di vista prettamente esoterico, il numero 8 simboleggia la Giustizia rappresentata da una bilancia con due piatti. Trasposta nell’intelletto, si eleva oltre ciò che è terreno. Il numero 8 indica l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero Sette che incita alla ricerca e alla scoperta della trascendenza. Essendo un numero pari, l’Otto è formato dall’energia femminile e passiva. L’Otto è anche il numero che simboleggia la morte, in termini di transizione e di passaggio. La rappresentazione del numero Otto si palesa anche nell’archeologia sacra. Il numero 8, infatti, viene universalmente considerato il numero “difensore” dell’equilibrio cosmico. Nella cultura orientale, soprattutto quella legata alla religione, troviamo templi costruiti su pianta a base ottagonale, ovvero sulla figura che fa girare la ruota del centro stesso dell’Universo. Sin dai tempi antichi, il numero 8 è considerato sacro nel paese del Sol Levante. Esso rappresenta una quantità immensa ma allo stesso tempo non definibile. Lo stesso territorio nipponico veniva rappresentato dal numero 8 dato che, come ben sappiamo, è costituito, oltre che dalle quattro isole maggiori, da un numero enorme di isole e isolotti. Continuando sulla nostra dissertazione sul significato del numero Otto possiamo dire che, nella dottrina cristiana, l’ottavo giorno rappresenta la trasfigurazione e il Nuovo Testamento. Dopo i sei giorni della creazione e il settimo di riposo, l’ottavo simboleggia la resurrezione del Cristo e dell’uomo stesso annunciando quindi l’eternità. Nella filosofia orientale, l’interazione cosmica dello Yin e dello Yang realizza le così dette “Otto forze della natura”. Queste, nel loro insieme, danno forma agli 8 trigrammi del bagua o pakua. Questi, a loro volta, danno origine ai sessantaquattro esagrammi dell’I Ching.