Il cerchio sacro ed il suo potere sono su cui si basa anche la “ruota di medicina”, una sorta di cerchio magico che, normalmente realizzata con delle piccole pietre o con dei ciottoli, racchiude in sè tutti i principi dell’universo e rappresenta con questi gli infiniti elementi che lo compongono…la ruota è suddivisa in quattro quadranti e a loro volta anch’essi suddivisi, ognuno dei quali vuole rappresentare i quattro principi basilari di cui l’universo si compone partendo dal sud, acqua, terra, aria e fuoco, nonchè gli spiriti, gli animali e i punti cardinali che a questi principi sono legati… il nord, a cui è associato il colore bianco e da cui “proviene il grande vento bianco che purifica”, è il luogo dove abita il gigante Waziah… al sud è associato il colore giallo e da esso giunge l’estate ed il potere che fa crescere, qui vive il Cigno Bianco che attende alla vita di tutti i popoli dell’universo… ad ovest, dove vivono gli esseri del tuono che mandano la pioggia e dove il sole tramonta vi è il colore nero qui abita Wakinian-Tanka, il grande Uccello del Tuono dell’Ovest, “in una capanna in cima ad un monte al confine del mondo dove il sole tramonta”… ad est vi è invece il rosso, poichè qui vive la “Stella del Mattino” per dare la saggezza agli uomini ed il suo simbolo è l’aquila, Huntka, l’animale che tutto vede. Il centro del cerchio rappresenta l’albero sacro che unisce il cielo alla terra… è “l’albero del mondo, il cui tronco – che è anche la colonna del sole, il palo del sacrificio e l’axis mundi – ergendosi dall’altare all’omphalos della terra varca la porta del mondo e ramifica sopra il tetto del mondo… come il ramo inesistente cioè che non si è manifestato che i parenti lassù chiamano il Superno”… Il giorno della nascita di ogni essere è contrassegnato da una data posizione di questa ruota, ognuno è quindi predisposto alla percezione del mondo secondo i doni ricevuti in quel momento in funzione dell’orientazione della ruota, l’individuo è difatti solo una piccola parte di un cosmo infinito ed il suo compito è la ricerca dell’equilibrio di tutto ciò che lo circonda, dell’armonia universale… è una piccola parte della ruota come la goccia lo è del mare. Proprio per il fatto di essere legato ad una posizione della ruota e con un particolare animale od oggetto, ogni indiano possiede un determinato potere ed una specifica posizione all’interno del suo popolo, della nazione e di tutto ciò che lo circonda: proprio a questo particolare potere da essi ricevuto ed allo spirito guardiano che gli è proprio, gli indiani devono il loro nome. A uomini particolari, dotati di un grande potere, ottenuto dopo essere ritornati indietro dal mondo dei morti, è destinato lo svolgimento delle cerimonie sacre, la guarigione e la conoscenza delle tradizioni più sacre… sono questi i wìchasa wakan, gli sciamani, gli uomini di medicina… essi sono preposti a interpretare le visioni, a ricevere le indicazioni degli spiriti, a trattare le erbe e ad essere i guardiani del cerchio sacro della nazione. La ruota della medicina è quindi una immagine, il mezzo attraverso il quale si incanala il potere che lega tutte le cose che compongono…