Sviluppo del linguaggio del bambino tra i 2 e i 3 anni coincide con l’insediarsi della frase e con il completamento quasi definitivo delle abilità fonetiche, cioè della produzione dei suoni della lingua. Prima dei 24 mesi il bambino acquisisce un patrimonio lessicale piuttosto ricco e sa già dire tra le 100 e le 200 parole. Intorno ai 24-30 mesi, tuttavia, c’è una grandissima variabilità nello sviluppo del linguaggio… si passa da chi dice poche parole a bambini che parlano già come i grandi. È comprensibile trovarsi al parchetto circondati da tanti altri bambini e fare inevitabili confronti… “perché il mio bambino dice poche parole e quell’altro parla già benissimo”… non è semplice avere riferimenti certi sullo stato di salute del linguaggio, ma diciamo che a 24 mesi il bambino dovrebbe saper dire almeno un centinaio di parole… A partire dai 2 anni e mezzo l’adulto inizia a conversare in modo più complesso col bambino, riducendo in modo istintivo l’uso del linguaggio semplificato che si rivolge ai bambini più piccoli… l’adulto, istintivamente, sa che il bambino è ormai un partner comunicativo più che all’altezza e si adatta alle sue capacità. Quando emergono segnali di difficoltà nel linguaggio spesso i genitori cercano di stimolare il bambino a parlare di più… Verso i 3 anni si sviluppano le abilità morfo-sintattiche e i bambini utilizzano via via frasi sempre più complesse. Sarebbe bene non forzare il bambino ad esprimersi in un modo diverso da quello che gli viene spontaneo, cioè quello che riesce facilmente… per stimolarlo in questa fase di sviluppo è utile fornire al bambino un modello corretto del linguaggio semplicemente parlandogli molto e riformulando le sue produzioni completandole ed arricchendole di dettagli… i bambini definiti Late Talkers o Parlatori Tardivi a 24 mesi usano meno di 50 parole, oppure ne usano di più, ma non le combinano tra loro. Molti di questi bambini normalizzano il linguaggio entro i 36 mesi, altri invece, manifestano una difficoltà di progressione e avranno un disturbo del linguaggio… è consigliabile tenere monitorata l’evoluzione del linguaggio di questi bimbi con controlli periodici da parte di un Logopedista… l’atteggiamento migliore che papà e mamma possono tenere, è quello di parlargli molto, ma senza forzarlo ad esprimersi… è utile riformulare le cose che il bambino dice arricchendole con dettagli e parlando in modo chiaro e ben articolato… il Counseling Logopedico rivolto ai genitori può aiutare a trovare i corretti atteggiamenti comunicativi da tenere col bambino…
By Klara Kecskes
Image… Tibor Donald