Uno dei Riti più antichi dell’ Induismo è il PUJA “adorazione”.. che sia praticato nell’intimità della case o nella grandiosità dei templi è l’Atto di Venerazione per eccellenza, codificato in specifiche e complesse regole. Originario dell’India del Sud, la “terra del pellegrinaggio indú” e “dimora terrena degli dei”.. i più cruenti sacrifici animali fin dall’epoca dravidica.. nel stupendi templi del Tamil Nadu, può ancora avere l’occasione di partecipare ad uno dei Puja che ogni giorno, da millenni, vengono celebrati. I più elaborati sono sicuramente quelli del Sri Nataraja di Chidambaram e dello Sri Meenakshi di Madurai. Il tempio doppio di Madurai esiste dalla più remota antichità. Le prime notizie storiche sulla città, culla della cultura e letteratura Tamil, risalgono al VI sec. a.C. quando era la capitale del regno di Pandya. Il luogo sacro è noto almeno fin dal VII secolo, ma l’edificio attuale risale al XIV e fu eretto sulle rovine del precedente tempio, distrutto dagli invasori islamici nel 1310. È uno dei sette templi Shivaiti delle origini e sorge dove il dio Indra insediò il prezioso Lingam Swayambulingam. Il grande tempio, con i suoi undici “gopuram” fittamente decorati e dipinti, è oggi dedicato in particolare al “matrimonio” tra l’avatar manifestazione di Shiva “Sundareswarar” il bellissimo signore e quello di Parvati “Meenakshi” la bellissima dagli occhi di pesce.. questo particolare aspetto della Dea, che viene proprio rappresentata con occhi a mandorla, è legato alla credenza ancestrale secondo cui i pesci sfamerebbero i loro piccoli attraverso i propri occhi.. allo stesso modo Meenakshi nutre i suoi fedeli. Al tempio sono previsti sei puja giornalieri per Shiva e altrettanti per Meenakshi.. ognuno comprende almeno quattro diversi momenti.. Abhisheka lavacro di purificazione.. Alangaram aspersione rituale dell’acqua e della pasta rossa di sandalo kumkum sui simulacri delle divinità.. Neivethanam offerta di frutta, latte, riso, fiori .. Aradanai accensione delle lampade ad olio e degli incensi.. al termine i cibi divenuti “prasada” benedetti e puri.. vengono distribuiti tra i partecipanti, che possono anche ricevere il segno della Vibhuthi Cenere Sacra sulla fronte. I sacerdoti celebranti sono sempre almeno una cinquantina e appartengono solamente alla casta dei Brahamini Shivaiti e alla sotto-casta degli Adishaivas.. ognuno dei Puja in onore di Shiva è preceduto dal medesimo rito nel sacrario di Meenakshi. Il più commovente è certamente l’ultimo Puja, quello serale.. esso si conclude con la processione che accompagna Shiva, il quale lascia il proprio santuario per trascorrere la notte con Meenakshi.. questo vero e proprio corteo nunziale.. Parvati-Meenakshi è venerata anche come “Raja Mathanghi”.. la potenza di Shiva, la shakti infatti anche “matang”.. La Dea è dunque colei che regna sulla forza di Shiva. In tale aspetto è rappresentata con i tre occhi di pesce, seduta in trono, incoronata e con quattro braccia, mentre sconfigge i demoni con il fuoco. La creazione, secondo l’Induismo, inizia con il battito primordiale Adya Spanda.. che ha origine dalla auto-volizione del Supremo, che propaga una serie di vibrazioni le quali assumono la forma di Nada.. questo è il Verbo eterno, il creatore della manifestazione, il suono intellegibile della manifestazione, che avviene in quattro fasi, come le braccia della dea e di cui essa è raffigurazione..