Tutto ciò che esiste dapprima esiste nella nostra mente. Noi diventiamo ciò che pensiamo, e la nostra mente è il mondo.

Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.

Voi siete gli artefici della vostra condizione, passata, presente e futura. La felicità o la sofferenza, dipendono dalla mente, dalla vostra interpretazione, non dipendono dagli altri, da cause esteriori o da esseri superiori. Ogni problema e ogni soddisfazione è creato da voi, dalla vostra mente.

Non c’è niente di costante, tranne il cambiamento.

Abbandona le cose passate, abbandona le cose avvenire, abbandona ciò che sta in mezzo, quando tendi verso l’altra sponda dell’essere. Se la tua mente è libera in ogni senso, non ritornerai più nel ciclo di nascita e vecchiaia.

Tutto proviene dal nulla e da questa comunanza di origine deriva il dovere di fratellanza e di pietà verso tutte le creature.

Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo.. colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.

Questo cammino ariano ad otto vie, cioè.. giusta visione, giusto scopo, giusto eloquio, giusta azione, giusta vita, giusto sforzo, giusta attenzione, giusta contemplazione.

Per colui il cui pensiero non divaga, la cui mente non è trascinata, che ha abbandonato bene e male, per colui che è vigilante, per costui non esiste la paura.

Le parole hanno il potere di distruggere e di creare.. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo.

Solo la virtù concede un buon Karma e la più grande virtù è la compassione.

Io non cerco nessuna ricompensa, nemmeno di rinascere in cielo, ma cerco il bene degli uomini.. cerco di ricondurre coloro che si sono persi e d’illuminare coloro che vivono nelle tenebre.

È preferibile non fare un’azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto è meglio farlo bene, perché non ci si penta.

Per vedere ciò che pochi hanno visto dovete andare dove pochi sono andati.

Non credere a nulla, non importa dove l’hai letta o chi l’ha detto, neppure se l’ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.

 

By Buddha

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