E’ definito come il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima. Il fenomeno è dovuto alla inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica.. il valore di declinazione raggiunta coincide con l’angolo di inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41.000 anni tra 22.1° e 24.5°. Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno in occasione del solstizio di estate boreale, mentre raggiunge il massimo valore di declinazione negativa in dicembre, in occasione del solstizio d’inverno boreale, corrispondente all’estate nell’emisfero australe. E’ anche il giorno più lungo, la sua durata è pari a 15 ore e 46 minuti. L’intimità, la natura o meglio, la sostanza, come precisa Aristotele, è quella base che ciascuno di noi non deve mai smettere d’investigare. La sostanza è “ciò che sta sotto”, e s’intende ciò che è nascosto all’interno della cosa sensibile come suo fondamento ontologico. La sostanza è quindi ciò che di un ente non muta mai, ciò che propriamente e primariamente è inteso come elemento ineliminabile, costitutivo di ogni cosa per cui lo si distingue da ciò che è accessorio, contingente. La nostra intima sostanza ci guida perché essa, nel momento in cui sorge, nasce, viene creata, si crea per una combinazione di elementi che ha del miracoloso, inizia a guidarci.. Così come il sole rimane sempre tale nella sua sostanza sia quando, nel percorrere la sua eclittica, si trova in diversi punti di declinazione, massima o minima, così il massone rimane tale sia quando si avvicina sia quando si allontana dai punti di un percorso, così che, se tale principio non viene mai dimenticato, sarà sempre se stesso, sia nell’oscurità dell’inverno che nella luce brillante dell’estate. Universo e pensiero; non siamo che la manifestazione di un’unica sostanza dunque. “Il pensiero” che ci appartiene e ci connota in quanto esseri pensanti, non è che una modalità di manifestazione della sostanza “unica”, così è al pari della materia. Quale riflessione migliore questa per operare un processo di ridimensionamento del nostro essere nell’universo.. non siamo altro che una semplice modalità di manifestazione di una sostanza unica, quella che compone l’universo intero che, semplicemente e nella sua costante volontà di produzione, si manifesta attraverso l’uomo, nella sua “modalità pensiero”. Ma, nel contempo, quale occasione migliore per sentire una “comunione universale”; sentirsi parte di un universo che si manifesta a noi attraverso l’estensione, in una comunione di origine.. siamo composti della stessa sostanza delle stelle. Quello stesso elemento idrogeno che opportunamente compresso da masse e forze gravitazionali immani “accende” la stella e la rende brillante e visibile per millenni, in noi, altrettanto opportunamente mescolato “accende” il nostro pensiero e lo rende capace di commozione per l’universo creato.  “È vero senza errore e menzogna, é certo e verissimo. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una”  Tavola Smeraldina.. Condividere la bellezza e la magia di un ciclo cosmico, comprendere come gli effetti di un fenomeno di proporzioni così grandi quali il movimento di una stella, possa influire la nostra vita comune di tutti i giorni è una presa di coscienza importante..

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