Nello sciamanesimo australiano o Aborigeno, viene considerato il Dadirri come una qualità speciale che permette di entrare in contatto con una sorgente profonda che è in noi. Il collegamento con questa sorgente richiede il raggiungimento uno stato di quiete, di consapevolezza profonda. E ‘simile a quello che noi occidentali chiamiamo’ contemplazione ‘o’ meditazione ‘, ben noto nelle varie pratiche relative allo sciamanesimo. Nel pensiero aborigeno, non c’è semplicemente nessun abisso invalicabile tra l’umano e il divino. Questo è il motivo per cui gli aborigeni non avevano necessità di sviluppare una religione organizzata gestita da un sacerdozio burocratizzato e stratificato. Ciò che hanno, invece, è un autentico egualitarismo spirituale in cui, come individui, possono accedere al Dreamtime attraverso trance, dando loro un accesso diretto e immediato nelle dimensioni spirituali attraverso le tecniche sciamaniche dell’estasi. Questa capacità dà loro una autorità incrollabile di fare osservazioni filosofiche evoluti. Ad esempio, come i tanatologi religiosi di altre tradizioni spirituali, gli aborigeni descrivono la progressione della coscienza umana dopo la morte come “sopravvivenza nell’iinfinito.” Essi sanno per esperienza diretta che il punto di contatto con l’infinità della coscienza cosmica individuale continua ad espandersi dopo la morte fino a quando è co-estensivo con essa … fino a quando letteralmente non ‘diventa’ esso. Il ‘Dreamtime Aborigeno’ è quella parte della cultura aborigena che spiega le origini e la conoscenza della terra e della sua gente. Gli Aborigeni hanno la più lunga continuità storica- culturale di un qualsiasi altro popolo sulla Terra – risalente – secondo alcune stime – 65 mila anni. Il Dreamtime è Religione e Cultura Aborigena. Gli aborigeni australiani parlano di Jiva o Guruwari, un seme di potere depositato nella terra. Nella visione del mondo aborigeno, ogni attività, eventi, o un importante processo di vita che avviene in un luogo particolare lascia nella terra un residuo vibrazionale, come le piante lasciano l’immagine di se stesse attraverso i semi. La forma della terra – le sue montagne, le rocce, alvei, e pozze d’acqua – e le sue vibrazioni invisibili sono l’eco degli eventi che hanno condotto quel luogo alla creazione. Tutto nel mondo naturale è una simbolica impronta degli esseri metafisici la cui azione ha creato il nostro mondo. Come nel seme, il potere di ogni luogo sulla terra è accoppiato con la memoria della sua origine.