Il popolo Maori discende da alcuni gruppi di polinesiani che, circa mille anni fa, iniziarono a abbandonare le proprie terre per stabilirsi in Nuova Zelanda. Seguirono successive ondate di “coloni” che, gradualmente, svilupparono una propria cultura fino a forgiare l’attuale identità del popolo Maori. Peculiarità della società Maori è la suddivisione in tribù, caratteristica che ancora oggi riveste una sua rilevanza. L’origine ed il nome della tribù deriva dall’antenato che accomuna tutti i membri che ne fanno parte. A volte, due o più tribù, sono unite dal fatto di essere discendenti dai coloni giunti in Nuova Zelanda con la stessa canoa e, pertanto, ci si trova di fronte ad  un  gruppo familiare esteso. La struttura sociale maori è fortemente gerarchica e misogina.. i ruoli di comando sono tramandati essenzialmente per via ereditaria. All’interno di una tribù i compiti sono ben definiti. Gli uomini devono preparare il terreno, pescare, costruire canoe, fare la guerra, disegnare i tatuaggi e intagliare sculture, mentre le donne seminano, estraggono i molluschi, cucinano. Solo quest’ultime e gli schiavi, catturati durante le battaglie con tribù nemiche, possono tessere e cucinare. Peculiarità tipicamente maori, che non ha riscontro nella natura pacifica degli antenati polinesiani, è il carattere bellicoso di questo popolo che trova una valida spiegazione sociologica nel fatto che, di fronte al progressivo  aumento demografico, i maori soni costretti a cercare nuove terre da coltivare. Altra prerogativa tipicamente maschile è la religione, che presenta molte affinità con quella polinesiana, e dove il sacerdote ha il compito di comunicare con gli dei, di officiare ai riti, di tramandare la storia degli antenati, le leggende e i canti. Luogo sacro per eccellenza è il “marae” che inizialmente indicava lo spazio verde di fronte alla casa per le assemblee, mentre oggi viene utilizzato, in un accezione più ampia, per accorpare tutti gli edifici circostanti. L’ingresso ad un “marae” è consentito a tutti, purché si rispettino determinate consuetudini come togliere le scarpe e lasciare offerte qualora sia stata data ospitalità sotto forma di cibo e bevande. Senz’altro pittoresco è il rituale di benvenuto  che si compie all’interno. Il visitatore e le persone del luogo devono salutarsi con grida, canti e dialoghi per rendere omaggio agli antenati prima di poter interagire reciprocamente scambiandosi strette di mano e facendo pressioni sul naso.. singolare usanza, conosciuta con il nome di “hongi”, rappresenta lo scambio del Respiro Vitale e richiede una o più pressioni con il naso.. Altro aspetto molto importante della cultura maori, è l’utilizzo dei canti e nenie come veicolo per tramandare ai posteri la storia.. come anche gli aborigeni d’Australia, infatti,  i Maori non utilizzano testi scritti e tale loro consuetudine, è stata spesso erroneamente tacciata dall’uomo bianco, come totale assenza di cultura. Altra caratteristica tipicamente maori è la consuetudine a disegnarsi tatuaggi sul corpo.

 

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