Il South Dakota è lo stato degli Usa dei grandi paesaggi selvaggi, dalle Badlands alle Black Hills, lo stato dove si assapora ancora il mito della frontiera, ma soprattutto è lo stato dei nativi: gli indiani Dakota, Lakota e Nakota dell’alleanza Sioux che hanno segnato così profondamente la storia, la cultura e pure la geografia di quest’angolo di States. Sono innumerevoli i luoghi del South Dakota che rimandano alla tradizione indiana, al lungo conflitto sostenuto con l’uomo bianco e alla convivenza successiva, non sempre facile. Il South Dakota è famoso per il Monte Rushmore. Il South Dakota è caratterizzato da un grande territorio –è il diciassettesimo per estensione dell’Unione- ma è scarsamente popolato, non raggiungendo il milione di abitanti. Fa parte degli Stati Uniti dal 1889, quando si staccò tra l’altro dal suo “gemello”, il North Dakota. Oggi la sua capitale è Pierre ma la meta turistica più famosa è Rapid City, la “porta” perfetta per raggiungere le straordinarie attrazioni naturalistiche dello stato, le Black Hills con il celeberrimo Monte Rushmore e le immagini dei Presidenti, il Custer National Park e le sue enormi mandrie di bisonti, il Badlands National Park con le sue suggestive formazioni calanchive. Nello stato vivono ancora molti indiani, oltre ad altri discendenti di tribù di nativi Sioux. Il territorio del South Dakota è disseminato di una serie di butte, ovvero di colline isolate, peculiari formazioni geologiche dai lati inclinati e dalla cima pressoché piatta. La più famosa di queste alture, sia per la sua conformazione panoramica che per l’importanza che riveste nella cultura nativa è il Bear Butte. Il Bear Butte o Mato Paha letteralmente: “la montagna dell’orso” era ed è il centro della religione degli indiani Dakota e Lakota, oltre che un punto di riferimento vitale per gli altri nativi della regione, come i Cheyenne. Capi indiani famosissimi, come Nuvola Rossa, Cavallo Pazzo e Toro Seduto erano soliti visitare la Bear Butte in pellegrinaggio prima di prendere decisioni importanti o iniziare una guerra. Il Powwow o wacipi, come si pratica nella regione delle Grandi Pianure, è un evento sociale che può durare da uno a diversi giorni. In questo periodo le tribù si uniscono per celebrazioni religiose e per incontrare parenti e amici. Un evento essenzialmente di danza, con coreografie fatte da uomini e donne: i ballerini in costume tipico si muovono in cerchio emulando la ciclicità della vita. Le danze sono accompagnate dai canti tradizionali e rituali, oltre che dal ritmo incessante dei tamburi che scandiscono il ritmo. Le canzoni parlano di guerra e amore, di famiglia e di onore, ma soprattutto sono un incoraggiamento ad andare avanti e a non interrompere il ciclo della vita. Assistere ad un Powwow è emozionante e toccante, ma bisogna sempre ricordarsi che per gli indiani questi sono riti sacri. Il rispetto viene prima di tutto, per una usanza decisamente vera e sincera.