Gli epifilli crescono allo stato spontaneo nelle foreste tropicali dell’America Centrale. Si tratta di piante dall’aspetto esotico, con fusti piatti, di solito stretti, a margini dentellati. Queste piante sono quasi tutte specie epifite che vivono cioè su altre piante e che hanno bisogno del loro sostegno per sopravvivere. Le specie coltivate di Epiphyllum sono 5 e si tratta di Epiphyllum anguliger, Epiphyllum chrtsocardium, Epiphyllum oxypetalum, Epiphyllum crenatum, Epiphyllum ruesti. I fusti dell’Epiphyllum sono articolati e sottili con dei fiori grandi che si aprono di giorno ed hanno per lo più colori molto vivaci, come del resto molte piante tropicali hanno. Gli epiphyllum sono piante succulente originarie delle foreste tropicali e subtropicali dell’America Latina. A differenza di altri cactus vivono in un ambiente tendenzialmente molto umido, abbarbicandosi ad altri alberi, come fanno anche le orchidee epifite. Hanno una magnifica e colorata fioritura. Il genere Epiphyllum, appartenente alla famiglia delle Cactaceae, è composto da una ventina di specie originarie delle foreste pluviali del Brasile e del Paraguay. Nel loro ambiente naturale crescono sugli alberi (dove germina già il seme, portato dal vento) nutrendosi di materiale in decomposizione e idratandosi grazie alla pioggia e all’umidità presente nell’aria. Gli steli, che in alcuni casi raggiungono anche la lunghezza di un metro, si ramificano abbondantemente e sono composti da sezioni piatte rettangolari o a triangolo con bordi ondulati o dentellati, privi di spine. Inizialmente sono di un bel verde chiaro per poi virare verso il grigio. Il nome epiphyllum deriva dal greco e significa “fiore sulla foglia”. La pianta era già conosciuta nel XVII secolo in Estremo Oriente e tenuta in grande considerazione per la sua qualità di fiorire durante le notti estive di luna piena. In Vietnam si è sviluppata una leggenda che racconta come il fiore sia la reincarnazione di una principessa allontanata dal padre, che non condivideva il suo amore per un giovane di origini plebee. Veniva impiegato anche a fini rituali e medicinali, visto che gli erano riconosciute virtù toniche e afrodisiache. La gloria botanica in Occidente cominciò però solamente alla metà del 1800, quando gli Inglesi gli dedicarono espressamente delle esposizioni. In particolare venne immediatamente lodato l’ Epiphyllum crenatum e si tentò da subito di ottenere degli ibridi con colori più vivi e fioritura diurna.