“se intraprendete lo studio di koan e vi ci dedicate senza interrompervi, scompariranno i vostri pensieri e svaniranno i bisogni dell’io, un abisso privo di fondo vi si aprirà davanti e nessun appiglio sarà a portata della vostra mano e su nessun appoggio si potrà posare il vostro piede, la morte vi è di fronte mentre il vostro cuore è incendiato, allora improvvisamente sarete una sola cosa con il koan e il corpo-mente si separerà, ciò è vedere la propria natura” … Maestro Zen Rinzai HAKUIN 1686-1769. Lo Zen Rinzai è basato sulla meditazione Zazen o scuola del “cambiamento improvviso” dal allievo viene chiesto un personale punto di vista sul Koan, (almeno 50 koan da interpretare e occorre circa 30 anni di studio per diventare Maestro) che è un periodo lungo e intenso, dal Maestri è compreso quando allievo è alla soglia del Illuminazione .. Hakuin è molto conosciuto anche per la sua produzione artistica di stile giga, caratterizzate dai tratti di inchiostro decisi e intensi, ritratti figure del buddhismo, immagini umoristiche in maniera irriverente.
Il Koan è una termine giapponese spesso fa riferimento a storie, ad un brevissimo racconto ma anche una sentenza detto da un maestro, tutto questo per favorire aiutare il risveglio dei discepoli, è un esercizio mentale dato dal Maestro da risolvere agli allievi, con immensi sforzi non trovare mai soluzione logica abbandonando la ragione, ecco allora si inizia a praticare il Koan sentire una nuova “visione” che vuole dire una nuova realtà “come realmente è”.
Realtà unitaria non duale. Il Koan sono anche delle dichiarazioni di piccole dimensioni o a volte solo alcune parole di una frase che fanno riferimento a una storia utilizzata nella pratica del Buddismo Zen e per il risveglio spirituale satori.. Sono pensieri o racconti di maestri del buddhismo. Un Koan permette di avere varie e diverse prospettive, avere un piccolo elemento umoristico una verità mistica, studiato nella prospettiva storica, un strumento di contemplazione per la pratica meditativa. Si tratta di un paradosso logico che va oltre trascende la Coscienza favorendo il stato di Vuoto Mentale, stato ideale per la meditazione. La meditazione attraverso un Koan zen ha lo scopo di aiutare la persona a superare abbandonare tutti ragionamenti logici, gli schemi di pensiero di ogni giorno quotidiana per arrivare ad una maggior comprensione delle cose. Un Koan domanda o ha quesiti che hanno forte resistenza alla soluzione con il pensiero razionale. Esistono tantissimi esempi di Koan, tra cui il più famoso: “Conosci il suono delle mani che applaudono, qual’è il suono di una sola mano che applaude?” dal punto di vista intellettuale è sensa senzo ma dobbiamo allargare la mente uscendo dal reale privando di razionalità, si scopre il senso dell’ paradosso logico e si trova la risposta, il Zen dichiara che le parole sono parole e nulla più e quando esse cessano di corrispondere ai fatti è tempo per noi di separarcene e tornare ai fatti, la logica ha un valore ed essa va usata, ma nell’ momento che fallisce o è incapace di passare i propri limiti possiamo dire basta…lo Zen è nella domanda ….impossibile la risposta logica, la realtà è oltre la Mente. Consente di ascoltarci in silenzio totale assoluto silenzio della Coscienza per andare oltre, oltre la mente. La “mano” di Hakuin è un Kensho Koan, è “comprensione” illuminazione, superamento dell’illusione. Interpretare le parole non serve, serve ad andare molto in profondo per risvegliare la comprensione del loro significato.
Breve raccolta di Koan
Se cerchi di conoscere la tua mente con la mente, non potrai evitare una gran confusione…. Non occorre cercare la verità basta far cessare la visione…. Anche il pensare di non pensare è pensare a qualcosa…. Il vero miracolo non è volare in aria o camminare sulle acque, ma camminare sulla terra…. Non sforzarti di seguire le orme dei maestri, cerca ciò che essi cercavano…. Non ci avvicineremo mai alla verità finchè sapremo parlarne…. Tutte le cose ritornano all’Uno ma quest’Uno dove ritorna…. Se qualcuno ti mostra la luna è questa che devi guardare e non il dito che la indica….
Grande saggezza suprema in questi Koan e per interpretargli serve la mente di un bambino che è senza sovrastrutture, cerchiamo illuminazione? dobbiamo comprendere che è in noi e mai nella logica che è illusione …illuminazione non è esteriore è interiore.

Klara

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