Tàltos, una misteriosa popolazione antenata degli attuali Ungheresi. I Tàltos erano secondo tradizioni Siberiane poi mantenute vive nella cultura magiara, esseri soprannaturali provenienti dal cielo a bordo di una splendente Nave Celeste, questi esseri avevano una caratteristica anatomica particolare sei dita ben allineate per mano, essi lasciarono questa traccia nella popolazione, riscontrabile in varie parti del mondo, particolarmente in Ungheria. Risalendo al mitico continente Mu dell’Oceano Pacifico, e ad Atlantide, sfociano, passando per i Sumeri, gli Indiani, i Maya, gli Unni… nel retaggio culturale magiaro, fondamentali, per avvalorare le ipotesi ventilate dal ricercatore, sono le acquisizioni glottologiche che legano la lingua ungherese ad un substrato mesopotamico molto antico, lo studioso Zoltàn Ludwig Kruse rintraccia le vestigia del Sumero nell’ungherese, anch’esso lingua agglutinante nei cui vocaboli ad una radice invariabile si attaccano affissi che ne modificano valore semantico e funzione, questi morfemi sono definiti “parole-seme” e nell’ungherese rivelano, nonostante millenni di stratificazioni, adattamenti e cambiamenti, l’eco originaria, alcuni linguisti della Sorbona, tra cui John Bowring, dopo aver studiato e collazionato idiomi estinti e moderni, hanno creduto di poter stabilire che la lingua magiara conserva il 68 per cento circa di una parlata originaria identificabile con il Sumero, le indagini paiono quindi trovare un punto di convergenza nella regione solcata dal Tigri e dall’Eufrate dove, stando ad alcuni studiosi intorno al 442.000 a.C. approdarono gli Anunnaki, “Coloro che dal cielo scesero sulla terra”, se intendiamo rintracciare le radici delle lingue attuali come del sistema sessagesimale, dovremo rivolgere l’attenzione a quella progenie extraterrestre? proviamo a ricostruire un possibile percorso, i Niburiani giunsero in Mesopotamia, i loro discendenti diretti, dopo che quella plaga fu occupata da genti semitiche, si insediarono nel Caucaso ed in India, dove ancora oggi il fenomeno dell’esadattilia è talora riscontrato, dal Caucaso alcuni gruppi si spostarono nelle steppe russe, infine nell’attuale Ungheria.