Nel 2025 il Carnevale inizia giovedì 27 febbraio e si conclude martedì 4 marzo. Il Carnevale è una festa legata al mondo cattolico e cristiano, ma se le sue origini vanno ricercate in epoche molto più remote, quando la religione dominante era quella pagana. La ricorrenza infatti trae le proprie origini dai Saturnali della Roma antica o dalle feste dionisiache del periodo classico greco. Durante queste festività era lecito lasciarsi andare, liberarsi da obblighi e impegni, per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Inoltre mascherarsi rendeva irriconoscibili il ricco e il povero, e scomparivano così le differenze sociali. Una volta terminate le feste, il rigore e l’ordine tornavano a dettare legge nella società. Il proverbio associato al carnevale, derivato dall’antico detto latino «semel in anno licet insanire» – “una volta l’anno è lecito impazzire” – la dice lunga! La parola “carnevale” deriva dal latino carnem levare ovvero “eliminare la carne” poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso) prima del periodo di astinenza e digiuno dettato dalla Quaresima durante la quale poi a nessuno era concesso di mangiare carne! Il tempo di Carnevale infatti inizia la prima domenica delle nove che precedono quella di Pasqua. Raggiunge il culmine il giovedì grasso e termina il martedì successivo, ovvero il martedì grasso, che precede il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima. Secondo numerose fonti, tra cui Apuleio, il “travestimento” deve essere fatto risalire a una festa in onore della dea egizia Iside, durante la quale erano presenti numerosi gruppi mascherati. Questa usanza venne importata anche nell’impero Romano: alla fine del vecchio anno un uomo coperto di pelli di capra veniva portato in processione e colpito con bacchette. In molte altre parti del mondo, soprattutto in Oriente, c’erano molte feste con cerimonie e processioni in cui gli individui si travestivano: a Babilonia , ad esempio, non era strano vedere grossi carri simboleggianti la Luna e il Sole sfilare per le strade rappresentando la creazione del mondo, lo spirito della festa è quello di livellare l’ordine delle cose, ribaltare la realtà con la fantasia e travestirsi da ciò che non si è.
