Fino ad oggi la materia era affidabile, c’era certezza riguardo alla materia. Ma la parte più profonda della materia che sia stata scoperta, l’energia atomica, è molto instabile. Il suo comportamento non può essere predetto. Prima la scienza confermava la stabilità della materia, diceva che ogni cosa è precisa ed è finita. Ora lo scienziato non ha questa pretesa perché al punto in cui è arrivata oggi la ricerca, questa certezza è molto superficiale: dove c’è instabilità è inevitabile che ci sia coscienza, altrimenti l’instabilità non potrebbe esistere. L’incertezza è parte della coscienza, la certezza è parte della materia. Siamo sicuri della materia ma mai della coscienza. Perciò quando la scienza ha accettato l’instabilità nel comportamento della porzione più infinitesimale dell’atomo, ha anche accettato la possibilità della coscienza come ultima parte della materia. L’incertezza è la qualità della coscienza ma la materia non può essere imprevedibile: non è che il fuoco possa scegliere quando bruciare e quando no, l’acqua scegliere di scorrere nella direzione che le piace o di bollire a qualunque temperatura le venga in mente. Le funzioni della materia sono determinate ma quando entriamo in profondità nella materia troviamo che in ultimo è non determinata. ………………… Più individuale è il fenomeno, più troviamo la coscienza. Infatti una singola porzione di materia è formata da milioni di atomi, perciò possiamo prevedere il suo comportamento. Ma se penetriamo nell’atomo e consideriamo l’elettrone, troviamo che è individuale: non possiamo determinarne il corso e sembra che esso decida per conto proprio. Ecco perché la scienza ha cambiato linguaggio, passando dalla certezza alla probabilità: quando la ricerca scientifica è arrivata in profondità, tutti i concetti precedenti hanno cominciato ad andare in frantumi. La ragione è perché senza saperlo, la scienza è effettivamente passata dal regno fisico al piano eterico, del quale non ha comprensione. Ha raggiunto la seconda dimensione della materia: la dimensione eterica. E questa ha le sue specifiche possibilità.
Osho