A partire dal XII secolo l’astrologia, che si è sviluppata soprattutto nel mondo arabo, si diffonde nell’Occidente latino e i dibattiti vertono sul modo di concepire le influenze degli astri. La diffusione della fisica aristotelica prepara il terreno allo sviluppo dell’astrologia tra i latini.. quasi tutti i filosofi cristiani accettano l’idea che gli astri influenzano gli eventi fisici, ma non le attività dell’anima razionale. Numerosi sono coloro che si oppongono alla versione forte, deterministica dell’astrologia, quella che afferma che anche l’agire umano è determinato dagli astri. La necessità di salvaguardare il libero arbitrio è motivo di intense polemiche intorno allo status e agli scopi dell’astrologia. L’impiego delle conoscenze astrologiche in medicina è accettato senza riserve, come attestano le numerose cattedre universitarie di astrologia. Nel Medioevo si distinguono due tipi di astrologia: una, detta giudiziaria, sostiene che gli astri determinano con le loro influenze eventi e azioni che hanno luogo sulla terra, inclusa la vita degli uomini. Di conseguenza, con osservazioni dei corpi celesti e con accurati calcoli, sarebbe possibile trarre oroscopi, prevedere il futuro di individui e popoli, nonché l’esito di eventi, quali viaggi, battaglie, matrimoni. L’altra, detta naturale, studia le influenze dei corpi celesti sui fenomeni meteorologici e sul corpo umano, in particolare sulle origini e sul decorso di malattie. È una versione più debole dell’astrologia, non ha carattere deterministico, come invece la prima, ma ammette la libertà dell’agire umano ed è riassumibile nella formula “gli astri inclinano, ma non necessitano”. L’astrologia giudiziaria si compone di quattro parti: lo studio delle rivoluzioni (congiunzioni dei pianeti e loro effetti sul mondo), gli oroscopi (configurazione del cielo alla nascita di un individuo, che permette di definirne le caratteristiche e il destino), le interrogazioni (divinazione sulla base degli aspetti reciproci dei corpi celesti), le elezioni (scelta, sempre sulla base degli aspetti astrali, del momento favorevole per intraprendere azioni rilevanti, sul piano sia individuale che collettivo). L’astrologo opera una serie di delimitazioni della sfera celeste per essere in grado di stabilire di volta in volta la forza o la debolezza di pianeti e costellazioni. Assegna a ciascuno dei pianeti una certa “casa” in una delle dodici figure dello zodiaco. Mentre il Sole e la Luna (considerati anch’essi pianeti nella cosmologia precopernicana) hanno una casa – il Sole il Leone, la Luna il Cancro – gli altri pianeti hanno due case ciascuno, una diurna e una notturna. Un pianeta raggiunge il massimo di potenza quando è nella propria casa. I pianeti hanno punti di esaltazione e di depressione. Essendo il pianeta più freddo, Saturno ha la sua esaltazione dove il Sole ha la sua depressione, nella Bilancia. Lo zodiaco è inoltre diviso in 36 zone di dieci gradi l’una, ciascuna governata da un decano; all’origine i decani sono divinità sideree egiziane che presiedono il tempo ed esercitano il loro dominio sui pianeti..