Consegna Cuauhtemoc…..  Il nostro Sole si è nascosto tra pugnali di ossidiana triste sarà per Anàhuac, per i Texcoco e per i Mèxico-Tenochtitlan. Tonatiuh (il Sole) colore di sangue il firmamento; oblio, silenzio e pianto amaro. Tonalli (il Giorno) segue la sua via e ci lascia nella più completa oscurità di Yohualli (la Notte). Morire sulla terra per la guerra fiorita (morire da guerriero). Cade la notte in ombre. La Luna e le Stelle vincono la cosmica battaglia in lotta contro la luce del giorno. Abissi del destino, la vita dell’essere in labirinti dell’inesorabile mistero. Andiamocene tutti lasciando le strade deserte, scomparendo dai loro tracciati e dai mercati. Rinchiudiamoci nelle nostre case, facendo dei nostri eterni ideali una fortezza, persi in questa solitudine profonda, dialogando senza scopo in questo grande vuoto. Teniamo nei nostri cuori la saggezza e l’amore dei codici, i Teocalli (i tempi), i Tepochcalli (i campi per il gioco della Pelota), i Cuicacalli (le case della danza, del canto e delle arti), fino a quando comparirà di nuovo il Sesto Sole dal ventre delle nostre donne future. Madre Tonanzin Iztaccihuatl oggi addormentata con bianchi monti e verdi boschi, si sveglierà domani tra lampi e raggi redentori di autentica libertà. Risorgerà tra turbini, correnti emozionali e fiamme ardenti di luce. La patri un tempo messa a fuoco sarà folgore di un nuovo Sole che salverà il Messico. Nascerà dal sangue versato, dal verde dei campi e dal bianco del cotone, brillerà la speranza dalla vita che è una, ben oltre la nostra morte temporale. Dopo che la nostra grande storia sarà stata spezzata, sappiamo che tornerà a mostrarsi il prolungamento del Mais Centli (uno) per illuminare la nostra fronte; allora Cuauhtemoc, l’Aquila solare, ascenderà, e regnerà di nuovo lo spirito dei guerrieri aquila e governerà Anàhuac. La volontà di Huizilopochtli (il Colibrì) nascerà tra i guerrieri della disciplina. Altri volti con più forza e verità avranno i maestri Tlamatini (i Saggi). Verranno con la voce di fiamma della conchiglia, spirale del serpente fiorito. Oggi i canti e le danze senza trionfi di speranza si abbandonano estenuati. Già suona l’ora perché si compia il tanto nefasto presagio del supremo arcano, e ultimo messaggero della sacra tradizione solare di Tollàn l’antica, il grande saggio Ce Acatl Topiltzin Quetzalcoatl, il visionario, lanciò ai quattro venti parole profetiche con immagini future: uomini barbari, selvaggi come animali, giungeranno come demoni di guerra a distruggere la cultura, a violare la legge, a uccidere, tradendo i loro stessi Dei. La croce è il sonaglio del crotalo segneranno la data con la spada, l’arco e la freccia. Si incroceranno le razze come metallo fuso in vasi di argilla. Così accadrà. Segno del popolo sugellato con il Cimall (lo scudo) dei guerrieri. Dalla coscienza di Cuauhtèmoc rifiorirà la rinascita. Lo spirito dell’aquila e del serpente a sonagli porteranno il nostro movimento, quello dello spazio cosmico e il movimento tra vita e morte. Per il momento, però, dobbiamo unirci tutti in Tloquenahuaque su Tlalticpac (la Terra) trasmettendo la parola dell’origine e dell’essenza dei Mexica ai nostri figli e ai loro discendenti di questa generazione e di quelle che verranno, affinchè conoscano la bellezza e l’armonia di Mexico-Tenochtitlan sotto la protezione delle nostre essenze sacre, l’energia creatrice di ciò che è, risultato dell’educazione impartita nei collegi e che i nostri antenati seppero inculcare nei nostri padri e nei padri dei padri, che con tanto impegno insegnarono ai bambini nelle strade e nelle scuole il rispetto della natura minerale, vegetale, animale, umana e solare-cosmica; la dedizione alla coscienza universale, con rispetto e dignità; l’amore per la famiglia e per il bene comune: tutte cose che, secondo la legge, devono compiersi insieme; l’unione è un’attività onorevole per la nazione e la libertà del nuovo genere umano. Brillerà con l’avvento del Sesto Sole, il Sole dell’equilibrio, Iztatic Tonatiuh (il Sole Bianco) e darà luce ai figli del Quinto Sole, il Sole della giustizia. (Gli uomini nuovi) verranno come l’aurora per salvare Anàhuac dal futuro che si avvicina; (lo faranno) perché questa è la volontà del destino, (lo faranno) con la dignità della nostra razza e con il grande Copal. Almeno lasciamo i canti, i fiori e le danze, perché in quel tempo il mondo di Anàhuac rimanga. Non finirà la fama, la gloria e la grandezza della bella città di Mexica-Tenochtitlan, capitale continentale di Anàhuac, laddove i venti soffiano forte, la nostra venerata e amata terra di Anàhuac…

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12 agosto del 1521 calendario giuliano e 22 agosto 1561 calendario gregoriano…

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